
Star Trek Captain’s Log – The Genesis of Starlight Dreams (parte 1)
Star Trek Captain’s Log è un gioco di ruolo edito dalla Modiphius Entertainment.
Semplifica lo stesso sistema a 2D20 del fratello maggiore Star Trek Adventures e permette di creare un personaggio nell’omonimo universo e lanciarlo in missioni che possono essere di esplorazione, combattimento, diplomatiche…
Un sistema casuale dato da tabelle e lanci di dado fornisce suggerimenti sulla trama dell’episodio che andremo a creare che potremo narrare sia come una sorta di diario, sia in modo più narrativo che in entrambi i modi.
Non è il primo gioco di ruolo in solitario che il periodo post e durante pandemia abbia portato alla mia attenzione, ma è quello che sto provando ora e la mia intenzione è quella di inserire su questo blog un appuntamento bisettimanale o mensile dove raccontare le avventure di un Cadetto presso l’Accademia della Flotta Stellare.
Ci sono ovviamente alcune precisazioni da fare prima di cominciare:
- Mi piace Star Trek, ma non sono un fan accanito. Sono un po’ più di un ignorante completo e un po’ meno di un conoscitore “medio”. Per ovviare alla mia ignoranza, che cercherò di colmare durante le partite, ho deciso che scriverò di una realtà alternativa che si basa sulla serie e avrà delle differenze in base alla mia creatività..
- Ho deciso di ambientare questa prova di gioco nell’Accademia della Flotta Stellare per rendere omaggio a uno dei giochi dei videogiochi che più ho amato negli anni 90 intitolato appunto: Star Trek Starfleet Academy della Interplay
- La data astrale seguirà la data del giorno di scrittura nel formato AAAAMM.GG (non necessariamente lo stesso della pubblicazione dell’articolo)
- Il numero di matricola del cadetto seguirà lo stesso principio della data astrale
- Le date di nascita dei personaggi sono state generate casualmente così come il sesso. Per il nome ho usato la tabella presente nel manuale
- Il PG principale e i suoi compagni son stati creati con il sistema LIFEPATH presente sul regolamento e in modo casuale con un background scritto da me per darmi delle linee guida. Per gli altri membri dell”equipaggio lascerò che il background sia creato sul momento e dove necessario se non per un paio di punti che ho stabilito a priori.
- Ho fermato l’evoluzione del PG prima dell’addestramento presso l’Accademia per cui i punteggi sono inferiori al previsto.
- Le missioni sono eseguite presso un edificio che ospita più complessi di sistemi olografici.
- L’eventuale evoluzione dei membri dell’equipaggio seguirà il sistema standard per eventuali cambiamenti significativi come esperienze, eventi avversi o positivi, etc.
- Tutte le razze umanoidi presenti nel regolamento fino alla serie originale sono conosciute e fanno parte della Federazione.Tutte le altre possono essere scoperte in seguito o durante l’Accademia.
- Klingon e Romulani non fanno parte dalla Federazione.
- Tutte le razze non umanoidi sono da considerare all’esterno della Federazione ma comunque è possibile che avvengano missioni diplomatiche nei loro confronti
- La Prima Direttiva esiste anche in questa realtà alternativa
- Esistono avventure già create (e disponibili gratuitamente) ambientate in Accademia (e non solo) scaricabili presso il sito di Modiphius, ma ho deciso che invece creerò le mie missioni nel modo più casuale possibile. Lo trovo un interessante sforzo di creatività riuscire a trovare un modo per unire due suggerimenti magari molto distanti tra loro. Anche per questo ho stabilito la cadenza degli episodi in un lasso di tempo che spero sia ampio a sufficienza da permettermi di postare con regolarità.
- Non sono uno scrittore e questo è un gioco di narrazione. Farò del mio meglio.
- Tutto il materiale in mio possesso è in inglese. Gli errori di interpretazione sono e saranno sempre possibili.
- La cosa è sfuggita di mano con l’avanzare del tempo e del divertimento (mio personale) nello scrivere. Avrei voluto specificare ogni dettaglio che ha portato alla stesura con i relativi tiri di dado, scelte e tabelle consultate. Lavoro improbo per come l’ho impostato da cui lascio a chi leggerà il piacere di farmi delle eventuali domande.
- Scrivo lentamente, commetto errori e nonostante possa rileggere il tutto più e più volte se ne troveranno altri. Anche qui lascio alla gentilezza di hi leggerà il piacere di segnalarmeli nei commenti.
- Per divertimento personale ho utilizzato un AI per dare i titoli agli episodi.
- Uhuhuh sono arrivato a 20….se siete arrivati fin qui avete davvero voglia di leggere quello che ho scritto. Grazie!
Episodio 1
The Genesis of Starlight Dreams
Diario del Cadetto 197507.14 Data Astrale 202402.17
Oggi è il primo giorno in cui posso definirmi tale: Cadetto dell’Accademia della Flotta Stellare. Chissà cosa mi aspetterà nei prossimi anni di addestramento e se riuscirò a coronare il mio sogno di poter comandare un giorno una delle navi della Federazione. Avventurarmi in settori sconosciuti dello spazio e tracciare nuove rotte, trovare nuovi pianeti, nuovi popoli e culture…Adesso sono qui all’ingresso in fila con tanti altri come me. Chissà con chi condividerò le mie prossime giornate e le difficoltà dell’addestramento. Intanto Azalin è già scomparsa dalla mia vista mentre osservavo l’imponente ingresso ad arco con il logo e il motto dell’Accademia “Ex Astris, Scientia” con il Golden Gate Bridge a fare da sfondo. Sarà meglio cercarla.”
“Cadetto! Dove pensi di andare? Quella è la tua fila per il test. di ingresso.”
Quell’enorme figura che gli si era parata davanti doveva essere sicuramente uno degli ufficiali d’addestramento.
“Buongiono signore! stavo solo cercando di…” rispose sollevando lo sguardo verso il volto dell’ufficiale che lo stava guardando dall’alto in basso. Un Tellerita ipotizzò notando nell’umanoide le evidenti somiglianze somatiche tipiche di quella razza così simile a un mammifero che sulla Terra veniva allevato e che prendeva il nome di maiale se ben si ricordava. Occhi piccoli e stretti, una naso quasi cilindrico e pronunciato con due grandi narici rivolte completamente verso l’esterno. Una barba nera copriva il mento scendendo arruffata fino alla base del collo taurino.
“Non sono interessato alle tue motivazioni cadetto! Quella è la tua fila e quello è il tuo posto.” disse indicando con un bruscò gesto del braccio uno spazio tra un Andoriano e un Denobulano. “Registrati, prendi il materiale e raggiungi l’aula del tuo esame d’ingresso. Non ti viene richiesto altro. Questo è il tuo primo di chissà quanti ordini che prenderai ancora in vita tua. Abituati!”
Senza dire una parola si rimise in fila mentre il Tellerita proseguiva ispezionando con attenzione tutti i cadetti presenti borbottando e scuotendo di tanto in tanto la testa con disappunto.
“Non certo un buon inizio direi umano” commentò con tono sprezzante l’Andoriano alla sua destra voltandosi dall’altra parte con una smorfia di palese disgusto sul volto.
Beh no di certo pensò, ma niente di così grave in fondo e poi aveva individuato Azalin in una delle altre file presenti che si snodavano verso un edificio semisferico in vetro che sembrava una vela gonfia al vento.
La probabile destinazione che li attendeva per lo svolgimento del test.
Ad occhio e croce potevano essere almeno un migliaio di giovani intorno ai 16 anni contati con il sistema di cicli terrestre, ma doveva ammettere che non era mai stato molto bravo con i numeri stabiliti per approssimazione e valutazione visiva.
Quello che non aveva davvero immaginato era quante specie diverse avrebbero partecipato.
La Federazione era estesa in effetti e il numero di pianeti abitati presenti al suo interno non erano certo pochi e lui non riusciva a ricordarne il numero esatto in quel momento, ma sulle specie pensava di esser più preparato.
“Impressionante non è vero?”
Un Denobulano gli sorrideva mentre appoggiava una mano sulla sua spalla e tendeva l’altro verso di lui.
“Fate così voi umani quando vi presentate non è vero?” disse spostando il suo sguardo verso la sua mano tesa.
Sorridendo di rimando gliela strinse con forza
“Mi chiamo Uxgam e vengo da un piccolo pianeta nel sistema di Denobula. In effetti un pianeta così piccolo da non essere spesso segnato sulle carte stellari principali. Piacere di conoscerti!”
“Piacere!” disse ricambiando la vigorosa stretta “Io sono Max, ma tutti mi chiamano Ebura. Vengo dal pianeta Risa.”
“Quel pianeta Risa?” Uxgam sgranò un pochino gli occhi.
“Uno ne conosco e penso uno ne esista” rispose Max.
Poco più basso e decisamente più robusto di lui aveva un sorriso aperto e gradevole. Sembrava una persona di cui potersi fidare. Le creste facciali non erano particolarmente sporgenti e delineavano il viso in modo certo, ma discreto. Probabilmente con la giovane età non si erano ancora sviluppate in tutta la loro possibile estensione. Aveva folti capelli corvini che scendevano oltre le spalle e teneva legati in una coda stretta da un laccio di cuoio o di un materiale simile. Due grandi occhi di un verde vivido e intenso sembravano brillare come preziosi provenienti dal Pianeta Wifebogopa VI con pupille dello stesso colore, ma più scure e grandi di quanto potessero avere gli esseri umani. A pelle Uxgam gli ispirava simpatia.
“Cadetti la fila sta avanzando! Voi la state rallentando e questo non mi piace!” L’ufficiale Tellerita intervenne dalla postazione di distribuzione del materiale.
Ormai erano così vicini che non aveva neanche avuto la necessità di alzare la voce.
Senza rendersi conto l’Andoriano davanti a lui aveva già ritirato il suo materiale e si dirigeva verso l’edificio a vela.
“Cadetto con numero di matricola?” disse la voce dell’addetto al terminale di fronte a lui mentre le dita si muovevano agili lungo una tastiera trasparente che sembrava sospesa a mezz’aria.
“Cadetto 197507.14” rispose irrigidendosi in posizione eretta.
Senza aggiungere una parola un giovane attendente gli porse un tablet che riportava il suo numero di matricola su uno schermo.
“Segui il sentiero fino all’edificio di fronte a te. Il pad ti segnalerà in quale classe dirigerti per effettuare il tuo test” grugnì l’ufficiale Tellerita.
“Cadetto il suo numero di matricola?” sentii mentre si allontanava verso l’edificio indicato. Era il turno di Uxgam
Si girò un’ultima volta per vedere se Azalin fosse già passata o, nel caso, a che punto della sua fila fosse, ma si rese conto di non poterla vedere da quella posizione. In compenso un sorridente denobulano dall’aria allegra lo prese sottobraccio costringendolo a girarsi e a proseguire.
“Spero di esser preso o dovrò tornare a casa cospargendomi il capo di cenere. È un modo di dire di voi umani mi sembra…ne avete un sacco interessanti. Una miniera colma direi…Ma tornando al tuo pianeta di provenienza: è anche il tuo pianeta natale? Ho sentito tante storie interessanti a riguardo…”