Star Trek Captain’s Log – Simulated Salvation (parte 1)

Star Trek Captain’s Log – Simulated Salvation (parte 1)

Episodio 2

Simulated Salvation

Diario del cadetto 197514.07 – Data Astrale 202405.09

Sono passati 3 mesi da quando sono stato selezionato per essere un Cadetto dell’Accademia della Flotta Stellare.Tre mesi di duro lavoro, studio, ma anche divertimento con i pochi amici che mi sono fatto in quei momenti liberi che sono riuscito a ritagliarmi. Uxgam il Denobulano curioso e sorridente. Azalin Esgor la mia conterranea di Risa estroversa e allegra. Zuebe Zogid la Trill che invece sembra l’esatto opposto di Aza. E il nostro primo e unico Sulibano presente in Accademia Lurem Ponet. I test attitudinali hanno indicato, per me, la carriera di ufficiale di comando. Non so se credere a quei test. Immagino lo scoprirò presto visto che oggi è un giorno importante. Oggi mi sarà presentato il mio equipaggio per le missioni al simulatore oleografico. Ho espresso delle preferenze nel tentativo di avere i miei amici con me e so che loro hanno fatto lo stesso . Al mio arrivo scoprirò se li avrò con me. Sono comunque abbastanza teso e nervoso. Tempo di indossare l’uniforme e raggiungerli. Dovrò correre o arriverò in ritardo.  Un capitano non può permetterselo: devo dare il buon esempio.

La parto si aprì con un sibilo davanti a lui.

Entrò dentro il ponte di comando simulato in ogni singolo particolare sistemando il comunicatore che l’ufficiale gli aveva dato per entrare sulla giacca dell’uniforme

“Capitano a bordo!” 

Una donna  dagli occhi di ghiaccio più alta di lui con una folta capigliatura raccolta in quello che sembrava un intricato disegno di forme circolari  di un verde brillante che gli ricordava gli oceani di Risa vicino alle Isole di Creastan si era messa sull’attenti. 

“Benvenuto a bordo Capitano!” ripetè una voce con un leggero risolino a chiudere il saluto.

Avrebbe riconosciuto la voce di Azalin ovunque. 

“Capitano” ripetereno all’unisono gli altri membri dell’equipaggio. 

C’erano tutti. 

Uxgam gli sorrideva dalla console scientifica della nave. 

Azalin era seduta con le gambe accavallate alle comunicazioni.

Zuebe era in piedi vicino alla sedia del capitano con la divisa medica. 

E Laurem stava già muovendo le sue agili dita sulla postazione di ingegneria. 

Mancava da capire chi fosse la ragazza di fronte.

“Mi chiamo Iwala Talbup” disse mantenendosi sull’attenti e spostando lo sguardo da un membro dell’equipaggio all’altro con uno sguardo di disapprovazione che la placca frontale faceva sembrare ancora più severo. 

“Sarò il suo ufficiale di navigazione e manovra”

“Mi duole informarla, nel frattempo, che non avremo nessun ufficiale che possa controllare le armi per questa missione.”

“Mi son permessa di segnalarlo sul diario di bordo ed è già stato reso noto anche all’ufficiale di controllo che mi ha ribadito e confermato la non presenza di battaglie nella missione odierna.” continuò tutto di un fiato senza permettergli di intervenire. 

“Max comunicazione dall’ufficiale di controllo incaricato”.

“Grazie Iwala vada pure alla sue postazione”.

Metodica, seria e spero affidabile pensò facendosi un’appunto mentale. 

“Su schermo”.

La ormai conosciuta faccia del Tenente Tellarita apparve annunciandosi con un grugnito. 

“Buon pomeriggio cadetti e benvenuti alla vostra prima sessione nel simulatore di missioni virtuali” esordì “Questa missione sarà più che altro una sorta di scampagnata che non richiederà un grande impegno intellettivo per essere portata a termine” 

“Dovrete testare i sistemi principali  della nave e  la capacità del motore di curvatura ed eseguire qualsiasi altra richiesta vi verrà fornita dal simulatore” continuò “Queste prove serviranno a farvi prendere confidenza con i comandi di una nave della Flotta Stellare di Classe NX che sarà la vostra compagna di viaggio per il resto dei vostri anni di addestramento.”

“A me il privilegio di fornirvi la prima parte della missione da seguire Capitano Mariani Keats: dare un nome alla vostra nave e registrarlo nel diario di bordo. Ci rivedremo a fine missione”. 

L’immagine scomparve.

“Ragazzi idee?” Chiese Azalin appena chiusa la comunicazione. 

“Personalmente ritengo che questo debba esser un privilegio del capitano” intervenne Uxgam.

“Concordo” Iwala annuì con un ampio gesto del capo 

“Io non avrei nomi da suggerire” disse Laurem senza distogliere lo sguardo dalla sua postazione. Le dita che continuavano a muoversi frenetiche.

“Io penso che potremmo chiamarla come quel navigatore di tantissimi anni fa che esplorò i mari della Terra. Quello di cui ci hai parlato l’altra sera” si aggiunse Zuebe. 

Max la guardò.

L’idea non era malvagia.

“Computer registrare il nome della nave sul diario di bordo”

“Quale nome devo inserire capitano?”

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